Rapporti di gestione

Rapporto di gestione 2022
06.07.23

L’esercizio 2022 è stato difficile per l’Istituto di previdenza del Cantone Ticino, così come per tutte le casse pensioni in Svizzera. Gli imprevedibili eventi che hanno contraddistinto l’anno in rassegna (guerra in Ucraina, ritorno dell’inflazione, aumento dei tassi di interesse, timori di una recessione globale, ecc.) hanno pesantemente influenzato i mercati, dando luogo a una delle peggiori performance degli investimenti degli ultimi decenni. Il rendimento medio netto 2022 di tutte le casse pensioni svizzere secondo UBS si è attestato al -9.58%. Il patrimonio IPCT non ha fatto eccezione e ha generato un rendimento netto del -9.16% (anno precedente: +5.20%), trascinando il grado di copertura al 62.6% (anno precedente: 69.6%).

 

Ci si allontana così dal grado di copertura pari al 67.7% previsto a fine anno dal piano di finanziamento aggiornato e trasmesso all’Autorità di vigilanza nel corso del 2022. Le simulazioni del Perito in materia di previdenza professionale permettono di poter comunque attestare il raggiungimento, entro il 01.01.2052, dell’obiettivo legislativo cantonale, vale a dire un grado di copertura pari all’85%.

 

Il Consiglio di amministrazione, perseguendo la sostenibilità finanziaria delle rendite erogate, ha deliberato la graduale riduzione dei tassi di conversione, partendo dall’attuale tasso del 6.17% sino ad arrivare ad un tasso che sarà del 5.25% tra 8 anni (a 65 anni). Parallelamente sono state approfondite e decise le misure di compensazione – sia di competenza dell’Ente pubblico sia della Cassa – volte a mitigare in maniera sostanziale gli effetti avversi dell’abbassamento dei tassi di conversione sulle future rendite.

 

La misura di compensazione principale è di competenza dell’Ente pubblico e consiste in un aumento dei contributi di risparmio (a carico degli assicurati e dei datori di lavoro) che permetta di mantenere invariato l’obbiettivo di rendita (attualmente pari al 47.5% circa dell’ultimo stipendio assicurato). Il Consiglio di Stato licenzierà un Messaggio in merito all’attenzione del Gran Consiglio nel corso dell’estate 2023. Anche l’IPCT attuerà delle misure di compensazione di propria competenza, attingendo ai propri accantonamenti appositamente predisposti. I dettagli relativi a questi interventi saranno comunicati dalla Cassa contestualmente alla pubblicazione del citato Messaggio governativo.

 

Per quanto concerne infine la costituzione delle riserve di contributi del datore di lavoro da CHF 700 milioni (operazione che il Gran Consiglio nell’aprile 2022 ha preferito al contributo di risanamento di CHF 500 milioni proposto dal Consiglio di Stato nel Messaggio 7784), l’aumento dei tassi di interesse obbligazionari e l’alta volatilità dei mercati finanziari in atto dall’inizio del 2022 non ne hanno ad oggi reso possibile la concretizzazione e anche per il prossimo futuro permangono importanti incognite.

Rapporto di gestione 2021
18.07.22

L’esercizio 2021 si è concluso positivamente per l’IPCT: il patrimonio ha generato un rendimento

netto del +5.2% (anno precedente: +4.6%), corrispondente a complessivi CHF 276 milioni (anno
precedente: CHF 234 milioni), mentre il grado di copertura complessivo è salito al 69.6% (anno
precedente: 67.0%).


Il grado di copertura complessivo dell’IPCT (69.6%) permane lievemente inferiore a quello
originariamente previsto dal piano di finanziamento (70.9%), che era stato adottato dal Gran
Consiglio nel 2012 ed avallato dall’Autorità di vigilanza nel 2014.


In seguito alla chiusura dell’anno contabile, in data 12 aprile 2022, il Parlamento cantonale ha
approvato il Rapporto R7784 della Commissione gestione e finanze, relativo alla costituzione di
riserve di contributi del datore di lavoro (RCDL) per complessivi CHF 700 milioni.


La soluzione individuata dal Parlamento cantonale – quando confrontata alla proposta originale
del Governo, di un apporto unilaterale e straordinario di CHF 500 milioni a parziale copertura
del costo addizionale generato dalle garanzie di pensione concesse agli assicurati che, all’entrata
in vigore della riforma dell’IPCT (1° gennaio 2013), avevano già compiuto i 50 anni – è certamente
meno incisiva e, di fatto, trasferisce integralmente all’IPCT l’elemento di rischio finanziario.


Considerato l’aumento dei tassi di interesse obbligazionari e l’alta volatilità dei mercati finanziari
registrati nel primo semestre del 2022, sussistono allo stato attuale importanti incognite per
rapporto alla materiale attuabilità di questa soluzione alternativa.


Tenuto conto della situazione finanziaria complessiva dell’IPCT, così come dell’attuale livello del
tasso tecnico (1.50%), il Consiglio di amministrazione ha deliberato che il tasso di conversione
sarà gradualmente ridotto, partendo dall’attuale tasso del 6.17%, sino ad arrivare ad un tasso che
sarà prevedibilmente del 5.00%. I termini esatti della riduzione scalare, che entrerà in vigore a
far tempo dal 1° gennaio 2024, e che interesserà gli assicurati attivi che non sono a beneficio
delle garanzie concesse nel 2012 (a favore di chi, al 1° gennaio 2013, già aveva compiuto i 50
anni), saranno definiti a breve.


Parallelamente, si trovano in fase di approfondimento ulteriori “misure di accompagnamento”,
volte, nel complesso, a compensare, o quantomeno a mitigare in maniera sostanziale, gli effetti
avversi legati alla riduzione delle future pensioni.


In un’ottica introduttiva, è tuttavia importante rilevare che, la quasi totalità di queste ulteriori
“misure di accompagnamento”, come può essere – ad esempio – un eventuale aumento dei
contributi (a carico degli assicurati e dei datori di lavoro), ricade, per legge, nella competenza del
Gran Consiglio. D’altro canto, per quanto concerne un’eventuale accresciuta remunerazione
degli averi di vecchiaia (che, invece, ricade nell’ambito delle competenze degli Organi dell’IPCT),
si impone di rilevare come questa dipenda dall’andamento dei rendimenti e dalla situazione
finanziaria generale dell’IPCT.

Rendiconto annuale 2020
01.07.21

L’anno contabile 2020 si è chiuso positivamente per l’IPCT, e questo nonostante la pandemia di COVID-19. Grazie ad un buon rendimento del patrimonio, assestatosi al +4.6% (per complessivi CHF 234 milioni), il grado di copertura è salito al 67.0% (anno precedente: 66.3%). Questo rendimento è certamente soddisfacente, ritenuto peraltro che è risultato persino superiore al rendimento medio delle casse pensioni dei Cantoni svizzeri, ammontante invece al +4.2%.


La costante diminuzione delle aspettative di rendimento del patrimonio a medio-lungo termine (conseguenza dei rendimenti nominali obbligazionari pressoché nulli se non negativi) hanno tuttavia costretto il Consiglio di amministrazione a ridurre il tasso tecnico dal 2.00% all’1.50% con effetto 31.12.2020. Questa riduzione – che ha causato un aumento degli impegni a bilancio dell’IPCT per CHF 322 milioni (con CHF 150 milioni comunque già accantonati al 31.12.2019) – permette di ottenere una valutazione sufficientemente prudente dei passivi di bilancio.


Il grado di copertura complessivo dell’IPCT (67.0%) rimane inferiore a quello previsto dal piano di finanziamento approvato dal Gran Consiglio nel 2012 (70.3%). Per questa ragione, il Consiglio di Stato, in accordo con l’IPCT, ha presentato il Messaggio governativo n. 7784 del 15 gennaio 2020, relativo ad un contributo supplementare di CHF 500 milioni. Questo contributo permetterebbe di, almeno in parte, compensare i costi supplementari generati dalle garanzie di pensione concesse agli assicurati attivi che, a fine 2012, già avevano compiuto i 50 anni.


La situazione finanziaria complessiva dell’IPCT, congiuntamente alla riduzione del tasso tecnico all’1.50%, impone una riduzione dei tassi di conversione, ossia i tassi utilizzati per la conversione in rendita del capitale accumulato. Pertanto, il Consiglio di amministrazione dell’IPCT sarà prossimamente chiamato a prendere una decisione in merito all’entità di questa riduzione, alla sua tempistica e alle altre eventuali misure volte ad attenuarne gli effetti.

Rendiconto annuale 2019
18.06.20

In sintesi

 

Il Consiglio di amministrazione dell’IPCT ha approvato il rendiconto 2019 il 17 giugno 2020.

 

Per quanto riguarda la gestione del patrimonio il 2019 è stato un anno molto positivo con un rendimento del 9.5%. (2018: -2.0%).

 

Al 31.12.2019, dopo la contabilizzazione di accantonamenti per CHF 250 mio, il grado di copertura globale è risalito dal 63.6% al 66.3% ma rimane al di sotto del grado di copertura previsto dal piano di finanziamento (69.8%).

 

La gestione del patrimonio

 

Le azioni svizzere hanno conseguito una performance di ben il 30.6% nel 2019 mentre le azioni estere hanno avuto un rendimento superiore al 20%. Il settore azionario rappresentava, al 31.12.2019, il 26.2% del patrimonio totale investito dell’IPCT. Nel 2018 il rendimento delle azioni era stato marcatamente negativo, quelle svizzere ad esempio avevano fatto segnare il -8.6% e quelle estere perdite ancora superiori.

 

Per quanto riguarda le obbligazioni i rendimenti sono stati positivi: 3.2% per le obbligazioni CHF, 3.9% per le obbligazioni statali estere e ben il 8.9% per le obbligazioni emesse dalle aziende estere. Complessivamente le obbligazioni al 31.12.2019 raggiungevano il 47.6% del patrimonio totale investito dell’IPCT.

 

A fine 2019 il valore degli investimenti nel settore immobiliare svizzero ha raggiunto CHF 816.6 mio (2018: CHF 759.0 mio). L’immobiliare indiretto ha raggiunto un valore di CHF 411.4 mio (2018: CHF 365.8 mio) e ha conseguito un rendimento del 4.4% (2018: 4.1%). Gli immobili di proprietà dell’IPCT hanno raggiunto i CHF 405.1 mio (2018: CHF 393.2 mio) e conseguito un rendimento del 4.2%. (2018: 4.7%).

 

Nel corso del 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deciso di inserire nella strategia di investimento una quota di immobiliare estero pari al 3% del patrimonio. A fine 2019 sono stati investiti nell’immobiliare estero tramite fondazioni di investimento di diritto svizzero CHF 83.4 mio.

 

Il rendimento globale 2019 del patrimonio IPCT è ammontato al 9.5% contro un benchmark dell’8.9% che è quindi stato abbondantemente superato.

 

Il costo per l’amministrazione del patrimonio dell’IPCT è stato pari allo 0.14% del valore del patrimonio (2018: 0.13%), largamente inferiore al valore medio di 0.48% rilevato da Swisscanto nello studio 2019 sulle casse pensioni svizzere.

 

Verso investimenti più sostenibili

 

Il tema della sostenibilità degli investimenti è regolarmente discusso in seno al Consiglio di Amministrazione che concretamente a fine 2018 ha deciso di aderire al servizio di Ethos denominato “Ethos Engagement Pool Schweiz”. Si tratta di una piattaforma di dialogo che ha lo scopo di indurre le aziende ad adottare pratiche più sostenibili in materia ambientale, sociale e di governance.

 

Si rileva inoltre che nella gestione del proprio parco immobiliare, l’IPCT pone particolare attenzione per quanto riguarda gli aspetti della sostenibilità ambientale e, concretamente quando vi è la possibilità, i vecchi sistemi di riscaldamento con olio combustibile sono sostituiti con sistemi alimentati da energie rinnovabili.

 

Le ripercussioni della pandemia “Coronavirus”

 

L’ottima performance del 2019 non può purtroppo suscitare particolare ottimismo per il futuro. Infatti se non bastasse lo scenario impietoso dei tassi di interesse negativi per le obbligazioni senza rischio, il sopraggiungere a partire da febbraio 2020 della pandemia “Coronavirus” con il conseguente “lockdown”, ha causato elevatissimi ribassi sui mercati azionari che, successivamente, sono stati in gran parte recuperati, tanto che a metà giugno 2020 la performance del patrimonio dell’IPCT da inizio anno era risalita a ca. il -1.1%. Tutti gli esperti sono comunque concordi nell’attendersi una forte contrazione dell’attività economica per il 2020.

 

Il Consiglio di Amministrazione a partire da marzo 2020 ha iniziato ad esaminare, a scadenze ravvicinate, l’evoluzione dei mercati e a vagliare le diverse opzioni di intervento ed ha deciso di confermare la strategia di investimento di lungo termine, evitando interventi sul patrimonio di tipo tattico, dettati dal panico del momento creato dai ribassi delle quotazioni azionarie.

 

Messaggio del Consiglio di Stato con la richiesta di attribuire all’IPCT un contributo supplementare di CHF 500 mio

 

Il Consiglio di Stato il 15 gennaio 2020 ha licenziato il messaggio 7784 che richiede di attribuire all’IPCT un contributo supplementare di CHF 500 mio per coprire il costo aggiuntivo delle garanzie di pensione concesse agli assicurati con più di 50 anni nell’ambito della riforma dell’IPCT entrata in vigore il 1° gennaio 2013.

 

L’ottimo risultato della gestione patrimoniale 2019 (che ha fatto seguito alla performance negativa del -2% del 2018 e che in parte è già stata “mangiata” dalle conseguenze sui mercati finanziari della pandemia “Coronavirus”) non ha fatto venir meno la necessità di questo contributo supplementare, che non è stato richiesto per rendimenti insufficienti ma per il maggior costo delle garanzie di pensione accordate nel 2012 agli ultra cinquantenni.

 

Attualmente il Messaggio 7784 è all’esame della Commissione della gestione e finanze del Gran Consiglio.

 

La gestione previdenziale

 

Il pensionamento della generazione dei baby-boomer ha contraddistinto anche il 2019 causando un forte aumento delle rendite versate, mentre è più lento l’aumento dei contributi incassati. Nel 2019 le rendite versate sono ammontate a CHF 319.2 mio (2018: CHF 310.4 mio), mentre i contributi incassati hanno raggiunto CHF 271.5 mio (2018: CHF 270.9 mio).

 

Il più rapido aumento dei pensionati rispetto agli assicurati attivi ha portato ad un peggioramento del rapporto attivi/beneficiari di rendita che a fine 2019 è pari al 1.71 (2018: 1.76). Si tratta di un dato strutturale molto sfavorevole che è indice di ridotta capacità di risanamento.

 

Nel 2019, il costo amministrativo per assicurato è stato pari a CHF 122 (2018: CHF 109). Si tratta di un valore tra i più bassi per una cassa pensione di diritto pubblico, visto che, secondo lo studio 2019 sulle casse pensioni di Swisscanto, il costo amministrativo medio per questa tipologia di istituti di previdenza è ammontato a CHF 244.

 

Il Rendiconto 2019 è scaricabile dal sito www.ipct.ch e per ulteriori informazioni contattare l’IPCT al numero 091 814 40 61.

 

Cifre chiave    
  2019 2018
     
Patrimonio     
Patrimonio disponibile (in mio CHF) 5'151 4'774
Rendimento patrimonio 9.5% -2.0%
Costi gestione patrimonio (in % del patrimonio) 0.14% 0.13%
     
Gradi di copertura     
Grado di copertura globale 66.3% 63.6%
Grado di copertura cammino di rifinanziamento 69.8% 69.2%
Grado di copertura assicurati attivi 14.9% 10.4%
Grado di copertura assicurati attivi cammino di finanziamento 13.7% 13.5%
Assicurati     
Assicurati attivi 15'923 15'860
Beneficiari di rendita 9'328 9'012
Totale assicurati 25'251 24'872
     
Rapporto assicurati attivi /beneficiari di rendita 1.71 1.76
     
Datori di lavoro affiliati 112 118
     
Capitali di previdenza (in mio CHF)    
Capitale di previdenza assicurati attivi 3'082 3'047
Capitale di previdenza beneficiari di rendita 4'691 4'458
Totale capitali di previdenza 7'773 7'505
     
Ripartizione patrimonio    
Liquidità, debitori e creditori 0.7% 1.9%
Crediti verso datore di lavoro 8.0% 8.7%
Obbligazioni e altri crediti 47.6% 47.6%
Azioni 26.2% 25.9%
Immobili CH e esteri 17.5% 15.9%
Totale 100.0% 100.0%
     
Tasso di interesse tecnico 2.0% 2.0%
     
Tasso di interesse accreditato su avere di vecchiaia 1.0% 1.0%
     
Costi di amministrazione pro capite (in CHF) 122 109
21.06.19

Dopo un 2017 positivo (6.4%), l’esercizio 2018 si è chiuso negativamente. Il risultato dell’IPCT (-2.0%) è comunque stato migliore della media dei rendimenti delle casse pensioni svizzere (-3.2%; fonte: Credit Suisse).

Di conseguenza, il grado di copertura globale è sceso dal 66.0% (31.12.2017) al 63.6%, allorquando il piano di finanziamento prevedeva invece di raggiungere il 69.2% a fine 2018.

 

 

La gestione del patrimonio

 

Nel 2018 è proseguita l’epoca dei bassi tassi di interesse delle obbligazioni, sia svizzere che estere. Situazione, questa, che condiziona al ribasso il rendimento di tutte le categorie di investimento.

La performance negativa del 2018 è dovuta soprattutto agli importanti ribassi dei mercati azionari registrati nei mesi di ottobre e dicembre. Sull’arco dell’anno, le azioni svizzere hanno avuto una performance del -8.6% e quelle estere del -7.4%.

 

Complessivamente la gestione finanziaria ha dato un risultato negativo pari al -3.9%.

Nei primi mesi del 2019 si è tuttavia verificato un vigoroso rimbalzo delle quotazioni azionarie, tanto che le perdite subite sul finire del 2018, sono state ampiamente recuperate.

La performance globale 2018 è stata contenuta nel -2.0% grazie ai buoni rendimenti realizzati con gli investimenti immobiliari, sia diretti che indiretti, che hanno raggiunto il 4.7% (2017: 6.4%) rispettivamente il 4.1% (2017: 5.3%).

 

Nel 2018 gli investimenti nel settore immobiliare svizzero hanno raggiunto CHF 759.0 mio (2017: CHF 613.9 mio). L’aumento è stato conseguito grazie a nuovi investimenti per complessivi CHF 129.4 mio, di cui CHF 108.1 mio nell’immobiliare indiretto svizzero e la rimanenza (CHF 21.3 mio) nell’immobiliare diretto in Ticino.

In quest’ultima categoria rientrano l’acquisto di un terreno a Chiasso (CHF 3.9 mio), la costruzione del nuovo stabile amministrativo IAS (Istituto Assicurazioni Sociali) a Bellinzona (CHF 17.0 mio) e l’avvio di un progetto immobiliare residenziale in Via Ghiringhelli a Bellinzona (CHF 0.4 mio). Questi investimenti hanno permesso di consolidare il ruolo dell’IPCT quale importante attore nel mercato immobiliare ticinese con 890 appartamenti e poco meno di 43'000 m 2 destinati a spazi commerciali, distribuiti in tutti i maggiori centri cantonali.

Il costo per l’amministrazione del patrimonio dell’IPCT è stato pari allo 0.131% del valore del patrimonio (2017: 0.097%), largamente inferiore al valore medio di 0.47% rilevato da Swisscanto nello studio 2018 sulle casse pensioni svizzere.

 

Il tema della sostenibilità degli investimenti è regolarmente discusso in seno al Consiglio di amministrazione che concretamente nel 2018 ha deciso di aderire al servizio di Ethos denominato “Ethos Engagement Pool Schweiz”. Si tratta di una piattaforma di dialogo con le aziende che ha lo scopo di indurle ad adottare pratiche più sostenibili in materia ambientale, sociale e di governance.

Sul finire del 2018 è stata esaminata la prima parte del nuovo studio ALM (asset and liability management) concernente la determinazione del budget di rischio. La seconda parte, comprendente la definizione delle quote strategiche delle diverse categorie di investimento e delle eventuali nuove categorie di investimento, verrà affrontata nel corso del 2019.

 

 

Necessità di un contributo supplementare da parte dello Stato per coprire il costo delle garanzie di pensione

 

Al fine di adattare le basi tecniche al contesto economico, il Consiglio di Amministrazione ha ridotto progressivamente il tasso tecnico: a fine 2015 dal 3.5% al 3%, a fine 2016 dal 3% al 2.25% e a fine 2017 dal 2.25% al 2%. Quest’ultimo tasso, rimasto invariato a fine 2018, corrisponde a quello di riferimento fissato dalla Camera svizzera degli esperti in casse pensioni.

 

La progressiva riduzione del tasso tecnico ha avuto un costo importante per l’IPCT, poiché ha comportato un rilevante aumento degli impegni verso gli assicurati quantificabile in ca. CHF 1 miliardo, di cui ca. CHF 500 mio solo per le garanzie di pensione che il Gran Consiglio ha concesso nel 2012 con l’adozione della nuova legge sull’IPCT.

 

Questi maggiori oneri, non previsti al momento in cui è stato deciso di passare dal primato delle prestazioni al primato dei contributi, incidono in misura rilevante, assieme ad altri fattori, sul grado di copertura dell’IPCT e, in ultima analisi, sulla possibilità per quest’ultimo di rispettare il piano di rifinanziamento.

 

Attualmente il ritardo rispetto al grado globale di copertura previsto dal cammino di rifinanziamento è pari al 5.6% (63.6% < 69.2%). Pure il grado di copertura degli assicurati attivi è peggiorato scendendo al 10.4% (2017: 19.4%) ed è ora inferiore rispetto a quello del piano di rifinanziamento: 13.5% (2017: 13.6%).

 

È pertanto essenziale intervenire rapidamente per invertire la tendenza e riportare il grado di copertura al livello di quello previsto dal piano di rifinanziamento. Da qui la necessità della concessione di un contributo supplementare da parte dello Stato, che si faccia carico almeno del maggior costo delle garanzie di pensione accordate agli ultra cinquantenni con la riforma entrata in vigore il 1° gennaio 2013.

 

 

Gli aspetti previdenziali

 

Anche nel 2018 la gran parte di coloro che sono andati in pensione erano al beneficio delle garanzie di pensione accordate con la citata riforma. Questa situazione perdurerà almeno fino al 2020. Dal 2021 il numero dei pensionamenti con le garanzie comincerà a diminuire e via via aumenteranno i pensionamenti degli assicurati secondo il primato dei contributi (assicurati nati nel 1963 e successivamente).

Le pensioni versate aumentano in modo marcato di anno in anno; più lento è invece l’aumento dei contributi incassati. Nel 2018 le prestazioni versate sono infatti ammontate a CHF 310.4 mio (2017: CHF 299.5 mio), mentre i contributi incassati hanno raggiunto CHF 270.9 mio (2017: CHF 267.7 mio). Con l’esaurirsi del pensionamento di assicurati al beneficio delle garanzie diminuirà il ritmo di incremento delle pensioni versate, ciò che influirà positivamente sulla situazione finanziaria dell’IPCT.

 

Anche il rapporto attivi/beneficiari di rendita, pari a 1.76 (2017: 1.80), si è ulteriormente deteriorato. La ragione va ricercata nel fatto che i pensionati aumentano più velocemente degli assicurati attivi. L’IPCT è infatti una cassa pensioni matura, cioè con una quota molto alta di pensionati e con un numero molto elevato di assicurati vicini al pensionamento. Si tratta di una situazione sfavorevole che è destinata a migliorare a medio-lungo termine a seguito del rallentamento del numero dei nuovi pensionamenti.

 

Nel 2018, il costo amministrativo per assicurato è stato pari a CHF 109 (2017: CHF 107). Si tratta di un valore tra i più bassi per una cassa pensione di diritto pubblico, posto che secondo lo studio 2018 sulle casse pensioni di Swisscanto il costo amministrativo medio per questo tipo di istituti di previdenza è ammontato a CHF 244.

 

Concludiamo le considerazioni generali ricordando che la riduzione del tasso tecnico comporta la riduzione dei tassi di conversione che servono a convertire il capitale di vecchiaia in rendita. Attualmente, presso l’IPCT, il tasso di conversione a 65 anni è pari al 6.17% (calcolato con un tasso tecnico del 3.5% e basi tecniche VZ 2010). Applicando un tasso tecnico del 2.00% e le nuove basi tecniche VZ 2015, che tengono conto dell’aumentata longevità, il tasso di conversione a 65 anni scende al 5.20% almeno, con conseguente diminuzione della rendita pensionistica (fatta eccezione per coloro che beneficiano delle garanzie di pensione di cui all’art. 24 Lipct). La riduzione dei tassi di conversione, attualmente in discussione all’interno del CdA, entrerà verosimilmente in vigore il 01.01.2021.

Nell’ambito del riesame del piano di rifinanziamento, il CdA sta dunque valutando se e quali forme di compensazione potranno essere adottate al fine di salvaguardare il più possibile il livello attuale delle pensioni. Si tratta, di principio, di aumentare il capitale di vecchiaia sul quale viene applicato il tasso di conversione. Per le misure compensatorie prescelte, dovranno anche essere individuate le necessarie fonti di finanziamento.

 

 

Cifre chiave 2018 2017
Assicurati     
Assicurati attivi 15'860 15'584
Beneficiari di rendita   9'012   8'657
     
Datori di lavoro affiliati      118      128
     
Patrimonio  in mio CHF in mio CHF
Patrimonio disponibile 4'774 4'921
Ripartizione patrimonio    
Liquidità   1.7%   0.7%
Crediti verso datore di lavoro   8.9%   8.7%
Obbligazioni e altri crediti 47.6% 49.3%
Azioni 25.9% 28.8%
Immobili CH 15.9% 12.4%
Rendimento patrimonio  -2.0%   6.4%
Costi gestione patrimonio (in % del patrimonio) 0.131% 0.097%
Capitali di previdenza in mio CHF in mio CHF
Capitale di previdenza assicurati attivi 3'047 3'147
Capitale di previdenza beneficiari di rendita 4'458 4'312
Grado di copertura globale    
Grado di copertura effettivo 63.6% 66.0%
Grado di copertura cammino di rifinanziamento 69.2% 68.5%
Costi di amministrazione pro capite CHF 109 CHF 107
Rendiconto annuale 2017
01.06.18

In data 24 maggio 2018 il Consiglio di amministrazione (CdA) dell’IPCT ha approvato i Conti 2017 che sono stati caratterizzati da un rendimento globale del patrimonio pari al 6.4% (2016: 3.9%). La performance conseguita è una delle migliori degli ultimi anni ed è migliore del benchmark di riferimento (5.25%).

 

Anche nel 2017 è continuato il trend generale della riduzione del tasso tecnico, riconducibile alla diminuzione delle aspettative di rendimento dei capitali (a fine 2017, ad esempio, il rendimento delle obbligazioni della Confederazione a dieci anni era attorno allo 0%). Il Consiglio di amministrazione, sentito il perito in materia di previdenza professionale, ha pertanto ridotto con effetto al 31.12.2017 il tasso tecnico dal 2.25% al 2.00%, adeguandosi al tasso tecnico di riferimento raccomandato dalla Camera svizzera degli esperti in casse pensioni.

 

Nonostante l’aumento degli impegni derivante da tale riduzione, grazie al buon rendimento del patrimonio il grado di copertura globale dell’IPCT al 31.12.2017 si è fissato, in ripresa rispetto al 31.12.2016 (65.4%), al 66.0%. È tuttavia ancora inferiore a quanto previsto dal piano di rifinanziamento (68.5%).

 

 

La gestione del patrimonio

 

Nel 2017 il quadro economico-finanziario non è mutato in modo sostanziale rispetto al 2016. La strategia di investimento dell’IPCT non ha dunque subito modifiche. In un contesto di tassi di interesse bassissimi, grazie all’ottima performance dei mercati azionari sono stati conseguiti risultati molto soddisfacenti, tenuto conto della capacità di rischio dell’istituto. Infatti, il rendimento del patrimonio finanziario ha raggiunto globalmente il 6.9% (2016: 3.6%). Le azioni svizzere hanno avuto una performance del +20% circa e leggermente inferiori sono stati i rendimenti dei mercati azionari internazionali. Le obbligazioni, sia svizzere che estere hanno invece dato rendimenti estremamente bassi.

 

Nuovamente molto buono è pure stato il rendimento del patrimonio immobiliare diretto, pari al 6.4% (2016: 7.8%). Anche l’immobiliare indiretto (piazzamenti in fondazioni di investimento immobiliare) ha conseguito un rendimento lusinghiero del 5.3% (2016: 5.3%).

 

 

Riduzione del tasso tecnico e rispetto del cammino di rifinanziamento

 

I quasi nulli rendimenti degli investimenti senza rischio costituiscono il principale problema che assilla tutto il secondo pilastro e, quindi, anche l’IPCT. Questo quadro di tassi di interesse molto bassi persiste oramai da diversi anni ed è la causa principale della diminuzione delle prospettive di rendimento e, di riflesso, della progressiva riduzione del tasso tecnico di riferimento fissato dalla Camera svizzera degli esperti in casse pensioni e, di conseguenza, di quello utilizzato dagli istituti di previdenza per il calcolo degli impegni verso gli assicurati e i beneficiari di rendita.

 

Il tasso tecnico di riferimento 2017 è stato fissato al 2.00%, per cui, come detto, il CdA dell’IPCT ha deciso di ridurre dal 2.25% al 2.00% il tasso tecnico utilizzato per la chiusura contabile al 31.12.2017.

 

La riduzione del tasso tecnico - dal 3.50% nel 2014 al 2.00% a fine 2017 - ha avuto un costo importante per l’IPCT, poiché ha comportato un rilevante aumento degli impegni, quantificabile in ca. CHF 1.0 miliardi, di cui ca. CHF 500 milioni per le garanzie di pensione secondo l’art. 24 Lipct e ca. CHF 500 milioni per i beneficiari di rendita. Nonostante i buoni risultati della gestione patrimoniale, non è dunque stato possibile aumentare il grado di copertura conformemente a quanto previsto dal piano di rifinanziamento previsto dalla riforma approvata dal Gran Consiglio il 6 novembre 2012.

 

In considerazione, in particolare, del maggior costo di ca. CHF 500 mio delle garanzie di pensione accordate dal Parlamento agli assicurati all’IPCT al 31.12.2012 (assicurati nati nel 1962 e più anziani; ca. 5'000 beneficiari) il CdA dell’IPCT, ad inizio 2018, ha preso contatto con il Consiglio di Stato per illustrare la necessità di un contributo supplementare cantonale anche per rispettare il cammino di rifinanziamento intrapreso. Gli approfondimenti con tutte le parti coinvolte sono in corso.

 

Necessità di misure per compensare la riduzione del tasso di conversione

 

La riduzione del tasso tecnico comporta la riduzione dei tassi di conversione, che servono a convertire il capitale di vecchiaia in rendita. Attualmente, presso l’IPCT, il tasso di conversione a 65 anni è pari al 6.17% (calcolato con un tasso tecnico del 3.5% e basi tecniche VZ 2010). Applicando un tasso tecnico del 2.00% e le nuove basi tecniche VZ 2015, che tengono conto dell’aumentata longevità, il tasso di conversione a 65 anni scende al 5.20% almeno, con conseguente riduzione delle rendite (fatta eccezione per coloro che beneficiano delle garanzie di pensione di cui all’art. 24 Lipct). La riduzione dei tassi di conversione, attualmente in discussione all’interno del CdA, dovrà entrare in vigore entro il 01.01.2021.

 

Nell’ambito del riesame del piano di rifinanziamento, il CdA sta dunque valutando se e quali forme di compensazione potranno essere adottate al fine di salvaguardare il più possibile il livello attuale delle pensioni. Si tratta, per principio, di aumentare il capitale di vecchiaia sul quale viene applicato il tasso di conversione. Qualunque siano le misure compensatorie prescelte, dovranno anche essere individuate le necessarie fonti di finanziamento.

 

Il Rendiconto 2017 è scaricabile dal sito www.ipct.ch e per ulteriori informazioni contattare l’IPCT al numero 091 814 40 61.

 

Cifre chiave 2017 2016
Assicurati     
Assicurati attivi 15'584 15'652
Beneficiari di rendita 8'657 8'310
     
Datori di lavoro affiliati 128 129
     
Patrimonio  in mio CHF in mio CHF
Patrimonio disponibile 4'921 4'691
Ripartizione patrimonio    
Liquidità 0.7% 1.8%
Crediti verso datore di lavoro 8.7% 9.9%
Obbligazioni e altri crediti 49.3% 48.2%
Azioni 28.8% 28.4%
Immobili CH 12.4% 11.7%
Rendimento patrimonio 6.4% 3.9%
Costi gestione patrimonio (in % del patrimonio) 0.093% 0.085%
Capitali di previdenza in mio CHF in mio CHF
Capitale di previdenza assicurati attivi 3'147 3'115
Capitale di previdenza beneficiari di rendita 4'312 4'063
Grado di copertura globale    
Grado di copertura effettivo 66.0% 65.4%
Grado di copertura cammino di rifinanziamento 68.5% 67.7%
Costi di amministrazione pro capite CHF 107 CHF 99

 

 

Rendiconto annuale 2016
20.06.17

In data 19 giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione dell’IPCT ha approvato i Conti 2016 che si

chiudono con un grado di copertura del 65.4% (2015: 67.3%) e un rendimento globale del

patrimonio del 3.9% (2015: 1.4%).

 

La performance conseguita dall’IPCT è stata positiva per due ragioni: principalmente in quanto

superiore all’obbiettivo di rendimento e, in secondo luogo, poiché la media degli istituti di

previdenza svizzeri (secondo quanto rilevato dalla Commissione di alta vigilanza della previdenza

professionale nel suo rapporto 2016) è stata del solo 3.7%.

 

La progressiva riduzione delle previsioni di rendimento futuro del patrimonio ha d’altra parte

indotto il Consiglio di Amministrazione, consultato il perito in materia di previdenza professionale, a

ridurre il tasso tecnico dal 3.00% al 2.25%. Si rammenta in quest’ottica che il “tasso tecnico di

riferimento”, ossia quello fissato dalla Camera svizzera degli esperti in casse pensioni, è stato

ridotto al 2.25% per il 2016 (2015: 2.75%) e non è escluso che venga nuovamente ridotto nel

2017.

 

La riduzione del tasso tecnico ha avuto come conseguenza la diminuzione del grado di copertura,

ridottosi al 65.4%. Conseguentemente, l’IPCT si trova allo stato attuale al di sotto del cosiddetto

“cammino di finanziamento” elaborato nel 2012, che prevedeva il mantenimento di un grado di

copertura del 67.7% per la fine del 2016.

 

Visto quanto precede, e ritenuti i mutati parametri tecnici (attuali e futuri), è in fase di studio da

parte del Consiglio di Amministrazione un nuovo “cammino di finanziamento”. Come già per il

“cammino di finanziamento” elaborato nel 2012, l’IPCT si avvale della consulenza del perito in

materia di previdenza professionale.

 

La riduzione del tasso tecnico avrà quale conseguenza una diminuzione del tasso di conversione

(ossia: il tasso utilizzato per convertire il capitale in rendita al momento del pensionamento), con

conseguente riduzione delle future rendite previdenziali (fatta eccezione per coloro i quali

beneficiano delle garanzie accordate con la riforma emanata nel 2012). Il compito che attende il

Consiglio di Amministrazione è pertanto quello di definire tempi e modi della riduzione del tasso di

conversione e di studiare eventuali misure compensatorie al fine di limitare l’impatto negativo della

riduzione del tasso di conversione per i futuri pensionati.

 

Delle decisioni prese dal Consiglio di Amministrazione si darà notizia a tempo debito.

 

Per la fine del 2016 il totale degli attivi gestiti dall’IPCT ha raggiunto i CHF 4'705.0 mio. con un

aumento di CHF 153.9 mio. per rapporto all’anno precedente (erano CHF 4'551.1 mio. a fine

2015). Per i motivi già indicati in precedenza (ossia: la riduzione del tasso tecnico), gli impegni

verso gli assicurati sono tuttavia cresciuti in misura superiore agli attivi gestiti, passando da CHF

6'741.0 mio. (a fine 2015) a CHF 7'177.9 mio. a fine 2016 (+ 436.9 mio).

 

A fine 2016 gli assicurati attivi ammontano a 15'652 con un aumento di 285 assicurati rispetto alla

fine del 2015. I contributi incassati hanno raggiunto CHF 268.8 mio. (2015: CHF 268.9 mio.).

 

I pensionati dell’IPCT, a fine 2016, hanno toccato la cifra di 8'310 (2015: 7’971). Si è quindi avuto

un aumento di 339 unità con un conseguente ulteriore peggioramento del rapporto tra attivi e

pensionati. Il rapporto è sceso a 1.88, mentre era dell’1.93 a fine 2015. Le pensioni versate nel

2016 sono ammontate a CHF 285.5 mio. (2015: CHF 275.4 mio.).

 

Per il periodo 1° luglio 2016 – 30 giugno 2020 è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione

dell’IPCT. Quale Presidente per il primo biennio di carica è stato designato Raffaele De Rosa (che

succede a Giovan Maria Tattarletti), mentre alla Vice Presidenza è stato designato Gianni

Guidicelli (che succede al Consigliere di Stato Christian Vitta).

 

Ad aprile 2017 il Consiglio di Amministrazione ha deciso l’adesione dell’IPCT a “Ethos”,

fondazione che si occupa di sviluppo sostenibile attraverso la consulenza al voto per le casse

pensioni per le assemblee di società svizzere quotate in borsa, l’organizzazione di tavoli di

discussione con le maggiori società svizzere e l’offerta agli investitori istituzionali di fondi azionari

sostenibili.

 

Si segnala inoltre la nuova veste grafica e l’attivazione del nuovo sito internet dell’IPCT

(www.ipct.ch) i cui contenuti sono stati arricchiti di informazioni a beneficio degli assicurati.

 

 

Rendiconto annuale 2015
29.07.16

Risultati dell'esercizio 2015 

L’anno 2015 sarà ricordato come un anno molto difficile per le casse pensioni. La decisione della Banca Nazionale del 15 di gennaio di abbandonare la difesa della soglia di CHF 1.20 per 1 Euro (unitamente all’inasprimento a -0.75% dei tassi di interesse negativi) ha portato ad un immediato forte deprezzamento sia delle azioni estere che delle azioni svizzere. E’ inoltre proseguita la discesa dei tassi di interesse (che non si è tuttora - giugno 2016 - arrestata) e di conseguenza sono ulteriormente diminuite le prospettive di rendimento futuro delle obbligazioni, ciò che verosimilmente porterà gli istituti di previdenza a rivedere verso il basso la remunerazione degli averi degli assicurati e ad adattare i tassi di conversione.

 

Dopo gli ultimi tre anni molto positivi per quanto riguarda i rendimenti del patrimonio, nel 2015 l’IPCT ha conseguito una performance pari all’1.42% (2014: 8.16%), un risultato inferiore al rendimento minimo necessario ma comunque decisamente superiore alla media svizzera, attestatasi allo 0.95% secondo l’indice di Credit Suisse.

 

Il grado di copertura degli impegni verso gli assicurati, secondo l’art. 44 OPP2, ha subito una diminuzione, passando dal 68.7% al 67.3%, rimanendo comunque al di sopra del grado di copertura previsto per il 31.12.2015 (66.9%) dal piano di finanziamento che, lo si ricorda, prevede di raggiungere il grado di copertura dell’85% entro il 2051.

 

Il Consiglio di Amministrazione (CdA) nel 2015 ha svolto un’attività molto intensa. Oltre all’attività corrente ha infatti esaminato e approvato l’aggiornamento di diversi nuovi Regolamenti. Ha autorizzato l’assunzione di nuove figure specialistiche per l’Ufficio previdenza e per l’Ufficio gestione immobiliare. Per esigenze di spazio, ma anche con occhio ad una futura migliore valorizzazione dello stabile in via Dogana 16, attuale sede dell’IPCT, il CdA ha pure autorizzato il trasferimento degli uffici dell’Istituto in una nuova sede in via Ghiringhelli 7. Il CdA ha inoltre approvato l’avvio del progetto per la sostituzione dell’ormai vetusto applicativo informatico per la gestione previdenziale. Il CdA ha pure approvato il progetto per il nuovo sito internet IPCT e nuova immagine grafica. Con il nuovo sito internet si vogliono dare agli assicurati e agli enti affiliati informazioni più complete ed in modo semplice oltre alla possibilità di interagire in modo più diretto con l’istituto.

 

Il nuovo sito internet IPCT (www.ipct.ch) sarà attivato a partire dall’autunno 2016. Il Rendiconto 2015 è stato allestito con la nuova impostazione grafica dell’IPCT.

 

Con il 1° ottobre 2015 Daniele Rotanzi, titolare di un Master in Scienze matematiche del Politecnico Federale di Losanna (EPFL) e attuario ASA, ha assunto la funzione di Vice Direttore e Capo Ufficio previdenza, succedendo a Adriano Massera, passato al beneficio della pensione. A Adriano Massera vanno i ringraziamenti del CdA per il grande lavoro svolto nel corso degli anni.

Sebbene il 2015 sia stato un anno difficile, grazie ai buoni rendimenti degli anni precedenti (dovuti sia all’abbassamento dei tassi d’interesse (utile di corso dei titoli a reddito fisso) che al rimbalzo dopo la crisi “subprime” del segmento azionario), l’IPCT, anche a fine 2015, presenta un grado di copertura superiore a quanto previsto dal piano di finanziamento.

 

Per gli anni futuri il CdA dovrà dedicare la massima attenzione alla ricerca di opportunità di investimento che garantiscano buoni redditi e rischi contenuti, obiettivo non facile visto l’attuale contesto economico-finanziario, rispettivamente di soluzioni idonee a garantire la solidità finanziaria dell’Istituto a lungo termine.

Rendiconto annuale 2014
01.06.15

Risultati dell'esercizio 2014

Il 2014 è stato il secondo anno del nuovo regime previdenziale in primato dei contributi e del periodo di risanamento che dovrà portare l’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT) a raggiungere almeno il grado di copertura dell’85% entro il 2051. L’anno trascorso è sicuramente da considerare molto positivamente poiché il grado di copertura raggiunto a fine 2014 (68.72%) è superiore a quanto previsto dal piano di risanamento (66.1%) e questo grazie al buonissimo rendimento (8.16%) conseguito dal patrimonio. Per di più il grado di copertura del 68.72% è stato raggiunto dopo l’attribuzione supplementare di CHF 150 mio alla riserva per la riduzione del tasso tecnico.

Il 12 giugno 2014 conformemente alle regole di alternanza alla Presidenza del Consiglio di Amministrazione (CdA) tra rappresentanti degli assicurati e del datore di lavoro, il sig. G. M. Tattarletti è stato designato Presidente del CdA a partire dal 1° luglio 2014 rilevando la carica dalla signora L. Sadis, la quale è stata nominata Vicepresidente.

L’anno è stato caratterizzato da un’intensa attività del CdA che ha dovuto prendere importanti decisioni nell’ambito del riesame della strategia di investimento con l’adozione della nuova strategia nel mese di novembre 2014. Il CdA, il 4 dicembre 2014, ha approvato il nuovo Regolamento d’investimento e, nel corso dell’anno, ha approvato o modificato altri regolamenti e direttive.

L’organizzazione dell’Istituto e le risorse umane sono pure stati dei temi che hanno occupato sia il CdA che la Direzione, sia per quanto riguarda la presa diretta a carico dell’IPCT di determinati servizi che precedentemente erano svolti dall’Amministrazione cantonale (gestione del personale e stipendi), sia per la ricerca di una qualificata figura a cui affidare la funzione chiave di Capo dell’Ufficio previdenza e amministrazione visto che, il Vicedirettore A. Massera, attuale Capo dell’Ufficio previdenza e amministrazione, passerà, meritatamente, al beneficio della pensione nel corso del 2015.

Conclusione

Il 2014 è stato un anno molto positivo per quanto riguarda il rendimento del patrimonio (8.16% la performance conseguita), tanto che dopo l’attribuzione supplementare di CHF 150 mio alla riserva per la riduzione del tasso di interesse tecnico il conto d’esercizio ha chiuso ancora con un avanzo di CHF 7.3 mio. Il grado di copertura è aumentato dal 66.99% al 68.72%, l’aumento del grado di copertura risulta al momento essere più rapido di quanto previsto dal piano di risanamento. Per il futuro si dovranno trovare le strategie finanziare atte a supplire ai bassissimi rendimenti attesi per il settore obbligazionario, mentre per il piano previdenziale i parametri tecnici (tasso di interesse tecnico, basi tecniche, tasso di conversione) dovranno rimanere al centro dell’attenzione.

Compatibilmente con il mantenimento dell’equilibrio finanziario il CdA è altresì impegnato nella ricerca di adeguate misure che consentano di mantenere per gli assicurati i livelli previdenziali della riforma entrata in vigore l’1.1.2013.

Rendiconto annuale 2013
01.06.14

Risultati dell'esercizio 2013
Il 2013 è stato il primo anno con il nuovo piano previdenziale in primato dei contributi e con il nuovo ordinamento giuridico così come previsto dalla Legge sull’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (Lipct) che è entrata in vigore il 1.1.2013. Il passaggio al piano previdenziale in primato dei contributi è stato uno dei tasselli del piano di risanamento finanziario dell’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (Ipct) assieme all’aumento dei contributi a carico dei datori di lavoro, al contributo di ricapitalizzazione a carico del Cantone e alla riduzione del tasso tecnico dal 4% al 3.5%. Sono inoltre state accordate delle garanzie per gli ultra cinquantenni al 31.12.2012. Tra le tante novità vi è pure stato quella del nome della nostra istituzione che da “Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato” è stato mutato in “Istituto di Previdenza del Cantone Ticino”.

Il 2 aprile 2014 l’Autorità di Vigilanza sulle fondazioni e LPP della Svizzera orientale, a cui anche il Ticino aderisce, ha approvato la prosecuzione delle gestione dell’Ipct secondo il sistema della capitalizzazione parziale dopo aver esaminato il piano di risanamento approntato dal Perito dell’Ipct in materia di previdenza professionale. In base alle nuove prescrizioni della LPP questa era la condizione per poter continuare ad adottare il sistema della capitalizzazione parziale.

L’esercizio 2013 pur chiudendo con un disavanzo globale di CHF 107.1 mio è da considerare molto positivamente. Infatti questo risultato è da suddividere in un onere netto di CHF 201.4 mio per operazioni una tantum che erano previste dal piano di risanamento e nell’avanzo ordinario di CHF 94.3 mio, inatteso in queste positive dimensioni. Di conseguenza vi è stato pure un miglioramento importante del grado di copertura che è passato dal 64.28% al 66.99% (+2.71%). Si osserva che il piano di risanamento prevedeva che a fine 2013 si sarebbe raggiunto un grado di copertura del 65%.

Il cospicuo avanzo ordinario è stato conseguito grazie all’eccellente rendimento del patrimonio conseguito nel 2013 che è stato pari al 5.67% (2012: 6.85%), all’aumento dei contributi a carico dei datori di lavoro e al reddito del contributo di ricapitalizzazione versato dal Cantone da un lato e dall’altro al rallentamento dell’aumento degli impegni totali verso gli assicurati e verso i pensionati indotto dal passaggio al piano in primato dei contributi e alla riduzione del tasso tecnico.

Informazioni supplementari relative alla suddivisione del risultato d’esercizio 2013

I CHF 201.4 mio di costi una tantum legati al risanamento sono composti dal costo per la costituzione delle garanzie per gli assicurati con più di 50 anni al 31.12.2012 (CHF 510.4 mio), dal ricavo derivante dal contributo del Cantone per la ricapitalizzazione dell’Ipct di CHF 454.5 mio. e dal costo netto per il cambiamento delle basi tecniche e la riduzione del tasso tecnico (CHF 146.2 mio).

L’avanzo ordinario di CHF 94.3 mio è dovuto al buon reddito conseguito con gli investimenti patrimoniali, al contributo di risanamento del 2% sugli stipendi assicurati versato dal datore di lavoro e, non da ultimo, agli effetti del nuovo piano previdenziale in primato dei contributi.

Rendiconto annuale 2012
01.06.13

Risultati dell'esercizio 2012

La Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato (CPDS) nel 2012 ha conseguito un rendimento complessivo del patrimonio pari al 6.85% (2011: 1.68%) determinato in massima parte dai rialzi sui mercati azionari. Come risulta dalla tabella T11 dell’appendice al rendiconto 2012 si tratta del quarto miglior risultato degli ultimi 20 anni.

Secondo l’ASIP (Associazione svizzera delle Istituzioni di previdenza) nel 2012, in media, le casse pensioni svizzere hanno ottenuto un rendimento del 6.3%. Quindi anche in termini relativi e non solo assoluti la CPDS ha conseguito un buon risultato, superiore alla media nazionale rilevata dall’ASIP.

Nel dettaglio la performance del patrimonio gestito direttamente dalla CPDS è stata pari al 4.44% per gli immobili (9.2% del totale del patrimonio) e del 2.54% per le ipoteche agli assicurati (5.0% del totale del patrimonio). L’immobiliare indiretto, ovvero gli investimenti in fondazioni immobiliari, ha ottenuto invece un rendimento del 5.22% (2.4% del totale del patrimonio).

Il patrimonio finanziario gestito dalle banche (pari al 77.6% del patrimonio totale) ha conseguito un rendimento del 7.97% (2011: 1.13%), di poco inferiore al benchmark di riferimento che ha fatto segnare una performance dell’8.19%. Il rendimento delle obbligazioni svizzere è ammontato al 4.27%, mentre quello delle obbligazioni estere è stato del 3.67%. Le obbligazioni in CHF rappresentano il 30.6% del patrimonio totale e quelle estere il 19.2%.

Rendiconto annuale 2011
01.06.12

Risultati dell'esercizio 2011

Nel 2011 il rendimento complessivo del patrimonio della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato (CPDS) ha raggiunto l’1.68%. (2010: 3.43%), si tratta di un risultato apprezzabile nel contesto economico finanziario attuale caratterizzato da interessi ai minimi storici e da un tasso d’inflazione vicino allo zero.
Considerato inoltre che, secondo l’indagine svolta dall’Associazione svizzera delle istituzioni di previdenza (ASIP), in media, le casse pensioni svizzere nel 2011 hanno conseguito un rendimento praticamente nullo (0%), si ha la conferma dei buoni risultati raggiunti dalla CPDS nella gestione del patrimonio tenuto conto del contesto generale.

Malgrado il relativamente buon risultato della gestione patrimoniale si constata un aumento del disavanzo d’esercizio che è ammontato a CHF 169.0 mio (2010 CHF 102.2 mio) con un incremento quindi di CHF 66.8 mio.

Il disavanzo d’esercizio di CHF 169.0 mio ha portato il disavanzo cumulato a CHF 1'958.8 mio ed ha avuto come conseguenza la diminuzione dell’ 1.86% del grado di copertura che al 31.12.2011 è pari al 62.69% (2010: 64.55%).

Rendiconto annuale 2010
01.06.11

Risultati dell'esercizio 2010

Dopo che il 2008 è stato caratterizzato dai crolli dei mercati finanziari e il 2009 dalla successiva forte ripresa delle quotazioni azionarie, il 2010 dal profilo della performance del patrimonio è stato un anno di sostanziale normalità essendo stato conseguito un rendimento globale del 3,43% (2009: 10,10%).

La performance del patrimonio mobiliare dato in gestione alle banche, è stata pari al 3,42%, molto vicino al benchmark di confronto del 3,50%, mentre quella del patrimonio immobiliare globale è stata del 4,36%.

L’esercizio 2010 si è chiuso con un disavanzo di gestione di CHF 102.2 mio mentre nel 2009 era stato conseguito un avanzo di CHF 68.6 mio grazie all’eccezionale rendimento del patrimonio (10,10%). La CPDS soffre di un perdurante deficit strutturale, le cui cause sono molteplici. Con una redditività annuale del patrimonio compresa tra il 3,5% e il 4%, senza modifiche strutturali, l’esercizio di gestione corrente chiude con un disavanzo attorno ai 100 milioni di franchi che va ad aggiungersi al disavanzo tecnico preesistente.

Rendiconto annuale 2009
01.06.10

Risultati dell'esercizio 2009

Nel 2009 il rendimento globale del patrimonio della CPDS comprendente il settore immobiliare, le obbligazioni, le azioni e i prestiti ipotecari agli assicurati ha segnato il miglior risultato da sempre per la CPDS, avendo raggiunto il 10.10%. A questo risultato ha contribuito inparticolare il buon andamento dei mercati finanziari, segnatamente di quelli azionari.

La CPDS è così riuscita a ricuperare la perdita registrata nel disastroso 2008, anno in cui il rendimentoglobale è stato pari al -9.28%. Limitatamente ai mandati azionari e obbligazionari affidati in gestione alle banche la performance ha raggiunto il 12.56%, risultato leggermente migliore rispetto al valore mediano dell’11.6% conseguito dalle casse pensioni svizzere, in questo settore, secondo i rilevamenti dell’ASIP (Associazione svizzera istituti di previdenza).

Simili oscillazioni nel rendimento del patrimonio rendono necessaria la massima attenzione per quanto riguarda la scelta dell’adeguata strategia di investimento per rapporto ai rischi che la Cassa è in grado di assumersi oltre che il suo periodico riesame con il supporto di esperti in materia di investimenti. D’altra parte per riuscire a conseguire il rendimento necessario per mantenere a lungo termine l’equilibrio finanziario della CPDS non si può fare a meno di investire in azioni parte del patrimonio.

Rendiconto annuale 2008
01.06.09

Risultati dell'esercizio 2008

Si rileva che l’esercizio 2008 si è chiuso con un disavanzo di CHF 482.2 mio mentre il 2007 si era chiuso con un disavanzo di CHF 130.5 mio. Il motivo principale di questo marcato peggioramento è dovuto ai ribassi sui mercati azionari intervenuti nel 2008 che ha fatto sì che il rendimento dell’insieme degli investimenti mobiliari (investimenti in azioni e investimenti in obbligazioni) scendesse al -13.27% mentre il rendimento complessivo del patrimonio della CPDS è ammontato al –9.28%. Secondo l’Associazione svizzera degli istituti di previdenza (ASIP) la mediana del rendimento globale degli istituti di previdenza è stata del -15%.

La performance globale della CPDS per quanto negativa è stata quindi migliore di quella media svizzera anche in ragione della relativamente ridotta quota azionaria e della totale assenza di investimenti alternativi. Nel 2008 il capitale di copertura della CPDS, ovvero gli attivi netti, sono passati da CHF 3'122.1 mio a CHF 2'854.8 mio diminuendo di CHF 267.3 mio. Questa diminuzione è determinata essenzialmente dalle perdite sugli investimenti mobiliari pari a CHF 322.5 mio e dagli utili del patrimonio gestito direttamente dalla CPDS che sono ammontati a CHF 57.3 mio.

Gli impegni della CPDS per le prestazioni di libero passaggio e per la riserva matematica dei pensionati sono inoltre aumentati di CHF 214.9 mio che aggiunti alla diminuzione dell’attivo netto di CHF 267.3 mio determinano il disavanzo d’esercizio dell’anno di CHF 482.2 mio. Di conseguenza il grado di copertura cade quindi dal 71.02% del 31.12.2007 al 61.91% del 31.12.2008 con una diminuzione di 9.11 punti percentuali.

Rendiconto annuale 2007
01.06.08

Risultati dell'esercizio 2007

L’esercizio 2007 si è chiuso con un disavanzo d’esercizio di CHF 130.5 mio, mentre il 2006 si era chiuso con un disavanzo di CHF 51.6 mio. Questo risultato è essenzialmente da ricondurre alla diminuzione del rendimento del patrimonio mobiliare che dal 2006 al 2007 è passato dal 5.19% al 1.34%, in particolare a seguito dei forti ribassi dei mercati finanziari degli ultimi due mesi del 2007. Il rendimento complessivo del patrimonio della CPDS ammonta nel 2007 al 1.84% ed è in linea con la media del rendimento degli istituti di previdenza svizzeri (1.88%) comunicata dall’Associazione svizzera degli istituti di previdenza (ASIP).

Nel corso del 2007 il capitale di copertura, ovvero il valore degli attivi netti di proprietà della CPDS, è aumentato di CHF 54.3 mio, passando da CHF 3'067.8 mio a CHF 3'122.1 mio. L’aumento di CHF 54.3 mio del capitale di copertura è dato dal reddito netto del patrimonio (CHF 56.3 mio) dedotte l’uscita netta relativa alla previdenza (CHF 0.6 mio) e i costi amministrativi generali (CHF 1.4 mio). La differenza tra l’aumento del capitale di copertura (CHF 54,3 milioni) e l’aumento del capitale della previdenza (CHF 184.8 mio) determina il disavanzo d’esercizio 2007 di CHF 130.5 mio.

Anche se nel 2006 la CPDS aveva già chiuso l’esercizio con un disavanzo, il grado di copertura al 31.12.2006 era rimasto praticamente invariato rispetto all’anno precedente fissandosi al 72.85%. L’entità del disavanzo d’esercizio del 2007 ha per contro ridotto il grado di copertura al 31.12.2007 al 71.02%, con una diminuzione quindi del 1.83%.

Rendiconto annuale 2006
01.06.07

Risultati dell'esercizio 2006

Dopo l’anno 2005 particolarmente positivo, che aveva permesso un aumento del grado di copertura di quasi tre punti percentuali, il 2006 segna una sostanziale stabilità. Il grado di copertura si consolida, passando dal 72.82% a fine 2005 al 72.85% a fine 2006. In termini percentuali, la crescita del capitale di copertura (+4.85%) è sostanzialmente equivalente a quella degli impegni (+4.81%). In valori assoluti, la variazione del capitale di copertura (+ CHF 141.7 milioni) è inferiore a quella degli impegni (+ CHF 193.3 milioni), determinando un disavanzo d’esercizio di CHF 51.6 milioni.

A livello legislativo non si segnalano modifiche particolari. Ricordiamo che l’ultima modifica della Lcpd è entrata in vigore il 1.1.2005 e aveva un duplice obiettivo. Da una parte adeguare la Lcpd alla prima revisione della LPP e, dall’altra parte, adottare delle misure di risanamento per invertire la tendenza evolutiva del grado di copertura (vedi capitolo 1.3 Allegato).

Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, nel 2006 è stata implementata una nuova strategia d’investimento e si è proceduto ad una riorganizzazione dei mandati di gestione del patrimonio.

Rendiconto annuale 2005
01.06.06

Risultati dell'esercizio 2005

Il risultato d’esercizio 2005 chiude con un avanzo di CHF 64.9 milioni, contro il disavanzo di CHF 104.0 milioni del 2004. Questo risultato permette una riduzione del disavanzo totale da CHF 1'156.8 milioni nel 2004 a CHF 1'091.9 milioni nel 2005. Il grado di copertura della CPDS migliora di quasi tre punti percentuali, passando dal 69.84% nel 2004 al 72.82% nel 2005.

I motivi del risultato d’esercizio positivo e del miglioramento del grado di copertura della CPDS sono da ricondurre essenzialmente sia alla redditività del patrimonio sia alle misure di risanamento decise nel novembre 2004 dal Gran Consiglio nell’ambito della revisione della legge sulla Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato (Lcpd).

La redditività del patrimonio complessivo è stata leggermente superiore al 9%, segnando il miglior risultato da sempre per la CPDS. A questo risultato ha contribuito in particolare il buon andamento dei mercati finanziari, segnatamente di quelli azionari.

Le misure di risanamento entrate in vigore il 1.1.2005, anche se non esplicano ancora completamente tutto il loro effetto, hanno contribuito ad un miglioramento del grado di copertura per oltre un punto percentuale.

Rendiconto annuale 2004
01.06.05

Risultati dell'esercizio 2004

Il conto d’esercizio finanziario 2004 chiude con un avanzo di CHF 66.9 mio (CHF 77.5 mio ai valori di mercato), segnando una forte riduzione rispetto a quello dell’esercizio precedente, che è particolarmente elevato, pari a CHF 153.6 mio (CHF 143.8 mio ai valori di mercato), grazie soprattutto al robusto rialzo dei mercati borsisti nel 2003. Il risultato della gestione previdenziale è negativo (CHF -20.4 mio). Il peggioramento rispetto al 2003 (CHF -3.3 mio) è dato, da una parte, dalla stagnazione del numero degli assicurati attivi e conseguentemente dell’ammontare dei contributi e, dall’altra parte, dall’aumento dei beneficiari di rendita e delle prestazioni di libero passaggio in uscita. Il risultato della gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare chiude con un avanzo di CHF 89.3 mio (CHF 99.8 mio ai valori di mercato), contro CHF 158.9 mio nel 2003 (CHF 149.1 mio ai valori di mercato). Questi risultati riflettono la diversa redditività del patrimonio, che è stata del 6.08% nel 2003 e del 3.86% nel 2004.

Il conto d’esercizio tecnico 2004 chiude con un disavanzo di CHF 104.9 mio. Nel 2003 il disavanzo tecnico è stato di CHF 36.6 mio. Il peggioramento è dovuto essenzialmente ai risultati inferiori conseguiti nell’esercizio finanziario (CHF 77.5 mio nel 2004, contro CHF 143.7 mio nel 2003), mentre l’aumento degli impegni della Cassa è rimasto pressoché invariato (CHF 182.4 mio nel 2004 e CHF 180.4 mio nel 2003). Il capitale di copertura, ai valori di mercato, segna un aumento di CHF 77.5 mio, passando da CHF 2'600.8 mio a fine 2003 a CHF 2'678.3 mio a fine 2004 (+2.98%). In valori assoluti, gli impegni della Cassa aumentano di CHF 182.4 mio, passando da CHF 3'652.7 mio a fine 2003 a CHF 3'835.1 mio a fine 2004 (+4.99%). L’aumento percentualmente inferiore del capitale di copertura (2.98%) nei confronti di quello degli impegni (4.99%) determina un peggioramento del grado di copertura. Il grado di copertura, definito dal rapporto percentuale tra il capitale di copertura a fine 2004 (CHF 2'678.3 mio) e gli impegni della Cassa alla stessa data (CHF 3'835.1 mio), si fissa al 69.84%, contro il 71.20% del 2003.

Rendiconto annuale 2003
01.06.04

Risultati dell'esercizio 2003

Il conto d’esercizio finanziario 2003 chiude con un avanzo di CHF 153.6 mio, con un miglioramento notevole per rapporto all’esercizio precedente, che aveva chiuso con un disavanzo di CHF 113.8 mio. Il risultato è dovuto essenzialmente alla buona redditività della gestione mobiliare, che presenta un saldo positivo di CHF 147.9 mio (nel 2002 il saldo negativo era stato di CHF 131.0 mio).

I risultati della gestione immobiliare sono in linea con quelli dell’anno precedente; la flessione di CHF 2.1 mio per rapporto al 2002 si spiega essenzialmente con l’introduzione di un nuovo metodo di valutazione e di contabilizzazione degli immobili, sul quale si riferirà dettagliatamente nei capitoli successivi del presente rendiconto.

Il risultato della gestione previdenziale è tornato negativo (CHF – 3.3 mio). L’aumento delle rendite e dei prelievi che si è registrato nel 2003, non è stato compensato da un corrispondente aumento dei contributi e degli apporti.

Il conto d’esercizio tecnico 2003 chiude con un disavanzo di CHF 36.6 mio. Nel 2002 il disavanzo tecnico era stato di CHF 256.6 mio. A seguito dei buoni risultati dell’esercizio finanziario, il capitale di copertura, ai valori di mercato, segna un aumento di CHF 143.8 mio, passando da CHF 2'457.0 mio a fine 2002 a CHF 2'600.8 mio a fine 2003 (+5.85%).

Rendiconto annuale 2002
01.06.03

Risultati dell'esercizio 2002

I conti dell’esercizio finanziario 2002 chiudono con un disavanzo di CHF 113.8 mio.

Il risultato finanziario è fortemente condizionato dalle perdite conseguite sugli investimenti mobiliari, che hanno determinato una redditività negativa (-2.86%) del patrimonio.

Di conseguenza, il capitale di copertura della Cassa, considerando anche la variazione della riserva sui titoli obbligazionari (CHF 45.7 mio), si riduce di CHF 68.1 mio, fissandosi a CHF 2'457.0 mio a fine 2002. Per contro, gli impegni complessivi della Cassa aumentano di CHF 188.5 mio nel corso del 2002, raggiungendo l’importo di CHF 3'472.3 mio alla fine dell’anno.

La riduzione del capitale di copertura e l’aumento degli impegni causano un aumento complessivo del disavanzo tecnico di CHF 256,6 mio nel 2002.

Aggiunto al disavanzo tecnico presente al 31.12.2001 (CHF 758.7 mio), il disavanzo tecnico a fine 2002 supera la soglia del miliardo (CHF 1'015.3 mio).

Il grado di copertura, che riflette il rapporto tra il capitale di copertura (CHF 2'457.0 mio) e gli impegni della Cassa (CHF 3'472.3), scende di 6.14 punti percentuali, passando dal 76.90% del 2001 al 70.76% del 2002.

Rendiconto annuale 2001
01.06.02

Risultati dell'esercizio 2001

I conti dell’esercizio finanziario 2001 chiudono con un disavanzo di CHF 9.8 mio.

La crisi dei mercati finanziari, iniziata nel 2000 e continuata nel 2001, ha raggiunto il suo apice nei giorni successivi agli attentati del 11 settembre.

La strategia d’investimento relativamente prudente, adottata dalla nostra Cassa, ha permesso di attenuare gli effetti negativi - meno gravi di quelli subiti da altri istituti di previdenza con esposizioni azionarie più consistenti - senza tuttavia impedire l’insorgere di un disavanzo d’esercizio.

Il patrimonio investito sui mercati finanziari, che rappresenta circa il 60% del patrimonio complessivo, ha condizionato in senso negativo l’esercizio 2001.

Quale aspetto positivo di questo esercizio, segnaliamo il miglioramento dei risultati ottenuti nel settore immobiliare, che rappresenta circa il 10% del patrimonio complessivo.

E’ stato ridotto in modo significativo il tasso di sfitto ed è quindi migliorata la redditività netta del patrimonio immobiliare.